"Merde" racconta le vicende di Paul West, uomo d'affari inglese, mandato a Parigi per aprire una "tea room". Paul da inglese doc si ritroverà ben presto vittima della pazza cultura francese e dovrà affrontare situazioni sempre più assurde che lo spingeranno volente o nolente ad adeguarsi alla vita parigina.
Devo ammetere che questo libro non mi aveva subito colpita, anzi, il mio primo impatto è stato abbastanza traumatico tanto da decidere di interrompere la lettura appena al primo capitolo, ho deciso quindi solo in seguito di riprendere in mano il volume e solo ed esclusivamente per poterlo archiviare, la mia seconda prova è andata decisamente meglio tanto che finalmente sono riuscita finalmente a concentrarmi e a concludere la lettura
"Merde" è un titolo simpatico e divertente e nonostante io non sia nè inglese nè francese (e non potendo quindi cogliere ogni sfumatura o frecciatina) ho molto apprezzato la simpatia e la sfortuna dello sfigatissimo protagonista.Vedere come Paul un uomo perfettino, abituato a un certo stile di vita si ritrovi ad avere a che fare con una cultura, una lingua e delle abitudini diverse dalle proprie è molto divertente. Da ogni incontro e ogni novità (bella o brutta che sia) si creano simpatici siparietti alla Fantozzi che vedono il nostro Mr. west vittima di imprevisti, scherzi, figuracce e incidenti. Leggere questo volume non può non far divertire e strappare una risata quelli che però si aspettano solo ed esclusivamente situazioni al limite del ridicolo e imbarazzanti si dovranno rassegnare all'evidenza che questo libro non è solo utile per farsi due risate ma serve anche e soprattutto per riflettere, Stephen Clarke infatti nelle vicende del suo personaggio non riporta solo disavventure e sfortune ma anche riflessioni sulla sua vita, l'autore infatti proprio come Paul è stato mandato a lavorare in una azienda parigina per un anno, è quindi impossibile non notare le frecciatine e le osservazioni proprio sullo stile di vita a Parigi, sulle differenze culturali tra francesi e inglesi, sui problemi che uno straniero può incorrere nel lavorare e vivere in un paese così diverso culturalmente e soprattutto la denuncia su problemi reali del paese che colpiscono non solo gli stranieri ma gli stessi francesi (esempio la difficoltà di fronteggiare la burocrazia per ottenere documenti, la facilità di ottenere un mutuo per un appartamento se si ha un conoscente in banca, il problema dei trasporti pubblici e degli scioperi ecc)
Insomma questo libricino non vuole solo essere il classico libretto usa e getta ma con simpatia, sarcasmo e ironia vuole condividere pensieri e spunti rivolti a tutti quegli stranieri che si ritrovano per la prima volta in un paese sconosciuto dove si parla e si ha una cultura completamente diversa dalla propria.
Non posso dire che questo libro sia il migliore del mondo... anzi, gli ho dato giusto 3 stelline e mezza proprio per questa ma posso affermare che mi ha strappato non pochi sorrisi avendo una pazza amica francese, il protagonista mi ha conquistata e l'ho adorato soprattutto nella sua evoluzione, se il nostro Paul infatti arriva a Parigi come inglese poverello e sprovveduto nel corso del libro impara a cavarsela e a capire come sfruttare i pregi e i difetti di Parigi e dei parigini a suo vantaggio tanto da riuscire a mettere in scacco anche il suo odioso capo.
Mi sento di consigliare questo libro a
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Chi vuole farsi quattro risate
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Chi ama le sfighe alla Fantozzi
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Chi ha una certa antipatia per i francesi e le loro stranezze
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Chi cerca qualcosa di non troppo impegnativo
Sconsigliato invece a
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Chi ama troppo la Francia e non sopporta le persone che la criticano
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Chi odia i libri senza vere e proprie trame
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Chi odia i libri incentrati su disavventure slegate tra di loro e utili solo a far ridere il lettore
Detto questo un saluto e alla prossima recensione
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