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venerdì 27 giugno 2014

La tempesta del secolo - Stephen King (24.06.14/27.06.14 - Reading Challenge 2014 16/50)


Quando mia madre al ritorno dal supermercato mi ha portato questo "nuovo" libro di Stephen King mi sono messa a saltellare dalla gioia e non ho potuto aspettare neanche un secondo, mi sono subito buttata sulla lettura! Devo ammettere che la scelta di utilizzare una sceneggiatura non mi ha subito convinto, non che non sia abituata a leggerne (anzi) ma l'idea di riuscire a concentrare tutta la tensione, la suspense e l'abile tecnica di King in misere battute mi sembrava quasi un'utopia. Ho iniziato quindi la lettura con gioia ma anche con il timore di ritrovarmi a leggere un libro noioso e pesante oppure la classica buona idea sprecata perchè non ben sviluppata ma come spesso mi succede nella vita mi sbagliavo! DI GROSSO!!!
Il narratore della storia è Mike Anderson il quale ci racconta la vicenda avvenuta sull'isola (immaginaria, al largo delle coste del Maine) Little Tall nei lontani giorni in cui sull'isola si abbattè una fortissima tempesta, così forte da essere definita la tempesta del secolo. Quell'anno mentre gli abitanti si preparavano per fronteggiare la calamità naturale che li avrebbe colpiti un'altra calamità più oscura e terrificante si stava preparando a sconvolgere per sempre gli equilibri della piccola cittadina. Il misterioso Linoge compare misteriosamente sulla tranquilla isola portando la morte, seminando il panico e costringendo la comunità a fare i conti con segreti taciuti negli anni e una terribile scelta destinata a cambiare per sempre la vita di tutti
La scelta della sceneggiatura riesce perfettamente a presentarci molteplici personaggi tutti diversissimi tra loro, ci permette di conoscerli e apprezzarli e perchè no talvolta trovarli odiosi (impossibile non odiare Robbie Beals! Almeno per me).
La trama è originale e la vicenda narrata ben presto arriva al sodo, in poco tempo ci ritroviamo faccia a faccia con il crudele Linoge ed è impossibile non immedesimarsi, la scelta di strutturare il racconto sotto forma di sceneggiatura rende ancora più viva la vicenda, i dialoghi scorrono rapidi così come gli avvenimenti e veniamo risucchiati nella storia, vogliamo sapere e capire proprio come i protagonisti, vogliamo sapere chi sia Linoge e cosa voglia, quale piano diabolico ha in mente, perchè uccide... mi è stato impossibile smettere di leggere, sono riuscita infatti a "divorare" il volume in neanche 24 ore cosa assai rara per un libro di King (che solitamente assaporo piano piano) Inoltre ritrovarci nuovamente sull'isoletta di Little Tall, la stessa isola in cui era ambientata la storia di Dolores Claiborne è un'emozione e se a questo aggiungiamo una bella trama, una sceneggiatura avvincente e lo stile inconfondibile del re posso solo dire che questo libro deve essere letto! Se siete fan di Stephen King e cercate qualcosa di diverso dal solito "La tempesta del secolo" fa sicuramente al caso vostro e con la lettura potrete anche vedere la serie tv di 3 puntate uscita nel 1999 che riesce sullo schermo perfettamente a creare la giusta atmosfera voluta da Stephen King. Appena riuscirò aggiornerò questa recensione e farò qualche commento anche sul telefilm, fino ad allora un bacione e alla prossima recensione

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giovedì 26 giugno 2014

Chloe la gattina (Cuccioli magici vol. 01) - Lily Small (26.06.14/26.06.14 - Reading Challenge 2014 15/50)

Io amo i libri per bambini! Sarà il mio desiderio di tornare con la mente all'infanzia, il fatto che sono libri carini e pucciosi dove non si conosce (o quasi) la crudeltà del mondo che sono ricchi di illustrazioni (il più delle volte) fatto sta che ogni volta che recupero libri per bambini sento il bisogno di leggerli e così è avvenuto con Chloe la gattina, avevo già adocchiato il libro tempo fa su Amazon, mi aveva colpito la corpetina così pucciosa e adorabile ma non avevo mai deciso di comprarlo visto il numero delle pagine e il costo che paragonato al cartaceo non conveniva affatto, una volta però trovato sul web non ho potuto fare altro che scaricarlo e leggerlo.
La storia è molto sempliciotta e banale essendo per bambini (e di certo non pensata per una ventunenne pazza come me) Chloe vive nel bosco di Misty Wood e tutte le mattine si alza presto per poter decorare le ragnatele del bosco con gocce di rugiada. Un giorno Chloe durante il suo lavoro mattutino incontra un piccolo topolino in lacrime alla ricerca della mamma e del papà, riuscirà la dolce gattina a riportare il topino dai genitori? Ovviamente si, è una favola, mica il gatto si manca il topo, vi pare? La storiella è molto graziosa e simpatica e arricchita con graziosi disegni che sicuramente sul cartaceo rendono molto di più (e possono essere colorati *_*) al fondo del libro si potrà inoltre trovare un simpatico test nel quale scopriremo quale animaletto del bosco di Misty Wood siamo (io sono la gattina <3)
Insomma che altro si può dire? Chloe la gattina è una storia simpatica e divertente e sicuramente adatta a chi ha bambini e cerca una storia della buonanotte, consiglio la lettura ai piccoli lettori e perchè no anche ai più grandicelli che potranno passare un'oretta in compagnia di Chloe e dei suoi amici. Una sola cosa mi sento di dire, nel caso di acquisto consiglio la versione cartacea non solo per i disegni che possono essere colorati ma anche per il rapporto qualità prezzo
Detto questo vi saluto e alla prossima recensione!

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martedì 24 giugno 2014

Mi Piace: Il Galateo ai tempi dei Social Network - Stefania Radman (23.06.14/24.06.14 - Reading Challenge 2014 14/50)



Vi è mai capitato di leggere un libro o ebook e dopo averlo letto pensare "cavolo questo lo avrei potuto scrivere io!!"
Questo è decisamente il caso di "Mi piace: il galateo ai tempi del social network" che con un minimo di linguaggio elaborato (avrebbe stupito il contrario visto che l'autrice è una giornalista!) e un'idea del piffero riesce a vendere nonostante tutto (tanto da essere stato per un po' addirittura nella classifica dei più venduti!)
Ma qual'è il concetto che questo ebook vuole esporci in appena 31 pagine?
Semplicissimo miei cari amici...
Vi piace Facebook e siete registrati? Ma bene! Lo sapete che ci sono dei pro e dei contro? No? Allora ve li spiego io dicendo cose così banali da imbarazzare anche una suora (ok battuta infelice) battute pessime a parte questo libro indica davvero i pro e i contro secondo la simpatica (se come no) autrice e ci diletta con un linguaggio e uno stile "pomposo" regalandoci perle do saggezza quali:

  • Bisogna stare attenti su Facebook perchè quello che pubblichiamo non sempre è privato al che dico ma davvero? È ovvio che i miei amici, compagni e conoscenti leggeranno il mio status se sono "amici" e che in determinati casi se lo status è pubblico lo vede tutto il mondo, non c'è bisogno che una giornalista me lo ricordi
  • con Facebook puoi ritrovare vecchi amici e conoscenti e Facebook è quanto di più simile a una piazza a questi tempi... Ma davvero? Hai scoperto l'acqua calda proprio!
  • Bisogna stare attenti a cosa si posta perchè qualcosa pubblicato su Facebook può esistere per sempre anche se cancellato e portare a litigi... Omg che saggezza!
  • Facebook è utile per sentire e scriversi con le persone sopratutto con gli amici e i parenti che vivono lontani da noi
  • Facebook ti ricorda i compleanni dei tuoi amici
  • Quando fai gli auguri a qualcuno lo rendi felice, fare gli auguri a uno sconosciuto che ti ha aggiunto è una bella cosa (Oddeo -.-)
Ecc.... I concetti ovviamente non sono certo esposti come li ho esposti io ma elaborati in giri di parole per allungare la broda. Il tutto infatti potrebbe essere riassunto in una decina di pagine, neanche forse!
Insomma da un'idea banale è uscito un libro banale, ben scritto certo (ci mancherebbe altro essendo una giornalista e non del primo giornaletto qualunque) ma ugualmente banale, leggendo la "trama" o la sinossi su Amazon si può essere tratti in inganno come la sottoscritta (basta pensare che nella sinossi vengono citati Instagram e Twitter che non vengono MAI citati nell'ebook!!) ma basta leggerlo per capire che tutto può essere venduto se ben presentato, prendi una cacca, mettila dentro una scatolina carina con tanto di fiocchetto e logo accattivante e vedrai che ben presto gruppi di ragazzine faranno la fila per poi ritrovarsi una simpatica sorpresina. Per quale motivo mi arrabbio così tanto?
Semplicemente perchè
  • Questo libro per quanto banale poteva essere interessante, sarebbe bastato creare un libro di analisi e rilessione sui social network, un libro con un minimo di psicologia e davvero avrebbe potuto essere interessante, lo stile di scrittura è ottimo (ribadisco il "e ci mancherebbe") l'idea poteva essere ampliata ma si sa, ormai basta avere un tablet, un'idea e voilà un altro libro inutile in commercio.
  • Il costo elevato! Questo coso, mi prende male definirlo ebook, costa la bellezza di 1.29 euro, si avete letto bene, vi rendete conto della cosa? Ci sono libri in promozione a 99 centesimi durante i saldi, spendere 1,29 euro per un tale scempio è una vergogna
  • Le recensioni positive, ok questo non è colpa del libro ma è il colmo leggere che questo è un libro "Easy-chic" ed è indispensabile, ma cosa si fuma certa gente e soprattutto quanto viene pagata? Questo era un mio sfogo personale ma davvero è triste e squallido leggere certe cose anche perchè poi a rimetterci sono gli onesti che leggono belle parole spendono soldi e si ritrovano lo schifo!
Detto questo sconsiglio vivamente l'acquisto, con la stessa cifra spesso in potrete comprare un VERO libro (in ebook ovvio) e non una bozza mal riuscita.
La stranamente Angry Giada vi saluta e a presto con una nuova recensione!

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domenica 22 giugno 2014

Vada a bordo, cazzo! - Lorenzo Lamperti, Fabio Massa & Maria Carla Rota (10.06.14/22.06.14 - Reading Challenge 2014 13/50)


Tutti quanti ormai conosco il triste caso della Costa Concordia. La Concordia sembra essere una nave perfetta ed inaffondabile, un Titanic moderno, quando il 13 gennaio 2012 salpa da Civitavecchia per il consueto viaggio, un viaggio e un percorso già seguito altre volte, una robetta da nulla per un buon capitano. Quello che non ci si aspetta e che quella grande nave a destinazione non ci arriverà mai e la notte di quella fatidica partenza rimarrà un ricordo indelebile non solo nella memoria di tutti i passeggeri ma anche dei gigliesi che vedono quel gigante inchinarsi e non rialzarsi più. La Concordia infatti passa molto vicino alla costa per poter eseguire quel fatale "inchino" al Giglio e in poche ore la nave colpita e gravemente danneggiata da uno scoglio si inclina su un lato e così è rimasta per molto tempo. Questo libro vuole raccontare non solo cosa successe in quelle famose ore ma fare luce sulla vicenda e su come sia avvenuta la tragedia. Molti sono infatti i dubbi e le domande:
Perchè un capitano come Schettino non ha dato prima l'allarme? La situazione a bordo è stata disperata fin dall'inizio? Perchè quell'allarme di abbandono nave fu dato solo ore dopo l'incidente causando così una tragedia? Chi è in realtà Schettino e cosa ha fatto quella notte? Come le sue azioni avrebbero potuto salvare delle vite innocenti? Questo libro vuole spiegare e dare risposte a questi ed altri quesiti. Ci verranno presentati racconti e testimonianze di passeggeri, di membri dell'equipaggio e di gigliesi che con coraggio quella notte hanno aperto la loro casa e il loro cuore a quei poveri uomini infreddoliti e sconvolti, vi saranno le trascrizioni degli interrogatori del GP e documenti utili per ricostruire delle ore precendenti e successive al grave incidente.
Se siete alla ricerca di un libretto qualsiasi o solo ed esclusivamente di testimonianze questo non è il libro che fa per voi, in questo volume tutto verrà analizzato per bene e verranno riportati commenti, dichiarazioni e telefonate, tutto ciò che può aiutarci a fare chiarezza in questa triste ed intricata vicenda. Il libro è davvero ben fatto... Forse anche troppo... I documenti fanno da padroni al volume e vengono riportati uno di seguito all'altro... Non essendo io una amante dei dati tecnici e desiderando più un riassunto della vicenda (riassunto ben fatto ovvio!) sono rimasta un po' delusa. Avrei desiderato leggere meno documenti e più testimonianze, la colpa però molto probabilmente è mia quindi mi ritrovo un po' in difficoltà nel giudizio. Da una parte meriterebbe cinque stelle solo per l'impegno nella realizzazione dall'altra come libro non mi ha lasciato granché non che mi aspettassi chissà che emozioni ma almeno di non dover leggere documenti su documenti quindi lo voterò in base alla mia esperienza per coerenza dandogli tre stelline e mezza, nonostante il voto vi invito a leggerlo nel caso cerchiate un buon libro con buoni argomenti e documenti inediti (o quasi), se invece siete più interessati alle testimonianze tenetevi alla larga e piuttosto dirigetevi più verso uno dei tanti documentari realizzati per l'occasione
Un saluto e alla prossima recensione

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sabato 21 giugno 2014

3096 Giorni - Natascha Kampusch (17.06.14/18.06.14 - Reading Challenge 2014 12/50)


Prima di iniziare questa recensione voglio fare una delle mie solite premesse. Appena venuta a conoscenza di questo caso o meglio della sua risoluzione ero parecchio scettica e provavo una certa antipatia per Natascha Kampush, il fatto che non fosse fuggita prima, che avesse comprato la casa del suo aguzzino e che non sembrasse troppo ostile nei suoi confronti mi confondeva, nel 2006 però ero più piccola di ora e quindi non mi ero soffermata a pensare troppo al caso, avevo solo visto questa ragazza in tv così fredda e distante e sentito le voci sul suo conto o i commenti e articoli scandalistici facendomi tutta un'altra idea di questo caso per poi scordarlo e non pensarci più. Quando però mi sono ritrovata di fronte,in un mercatino dell'usato, il libro sul suo sequestro non ho resistito e l'ho comprato. Dopo parecchio tempo l'ho finalmente letto e posso quindi darvi la mia opinione sul libro e sul film tratto da esso.
Questa testimonianza mi ha molto toccato e tutti i pregiudizi e i cattivi pensieri che avevo fatto a quei tempi sono scomparsi per lasciare posto a stima per una ragazza che è riuscita a sopravvivere a un'esperienza simile e dispiacere per lei e per la sua adolescenza rubata. Andiamo però con ordine. Sicuramente il caso sarà ormai noto avendo sconvolto l'opinione pubblica se così non fosse vi basti sapere che il caso Kampusch nasce il 2 marzo del 1998 quando la piccola Natascha di appena dieci anni scompare improvvisamente mentre percorre il tragitto che la separa dalla scuola che frequenta. La scomparsa colpisce molto non solo la famiglia ma anche gli agenti che si ritrovano ad indagare, inizia una maxi indagine che ahimè nonostante l'impegno non porterà alcun risultato, la piccola rapita da Wolfgang Priklopil rimarrà prigioniera nella cantina della casa dell'uomo per 3096 giorni e solo il 23 agosto del 2006 la giovane ormai maggiorenne riuscirà a riottenere la sua libertà fuggendo dalla prigione in cui era stata confinata per tanti anni. Il suo rapitore si suicidò dopo la fuga buttandosi sulle rotaie. Questo libro è quindi la testimonianza di quel rapimento, di quel dolore provato e fa veramente male... Natascha fin da piccola è stata una bambina fragile, senza troppi amici poichè timida, vittima di un divorzio in famiglia che la rese ancora più triste e sola, colpisce quidi come questa bambina così fragile di carattere sia riuscita a diventare forte e a sopravvivere, a diventare adulta senza cedere alla disperazione della situazione. Nonostante la costante solitudine e le torture psicologiche che viveva costantemente giorno dopo giorno ce l'ha fatta e ha avuto il coraggio di raccontare la sua terribile vicenda che è già abbastanza difficile da leggere quindi non immagino quanto lo sia da scrivere. La violenza subita da questa ragazzina è orribile e non l'augurerei mai a nessuno, neanche al mio peggior nemico. Questa testimonianza è toccante, straziante e in qualche modo ricca di speranza, la speranza di una donna che è intenzionata a riprendersi la sua vita e non darla vinta al suo rapitore, alle avversità. Non so quindi cosa dire per descrivere l'emozione provata nella lettura, mi sentivo prigioniera con lei, mi sembrava di impazzire a mia volta pensando a cosa avrei fatto IO al suo posto, se devo essere sincera non credo che sarei riuscita a sopravvivere, non credo riuscirei mai a passare tutto quello che ha passato questa povera ragazza, ritrovarsi prigioniera a 10 anni, senza sapere nulla della mia famiglia, dei miei amici... sarebbe terribile solo a pensarci! In questo libro oltre alla testimonianza potrete vedere anche foto e video della casa degli orrori (perchè orrori sono stati!), di Natascha bambina, della zona ecc il tutto tramite utilissimi codici QR inseriti alla fine di ogni capitolo. Posso dire che questo libro è consigliatissimo, tutti dovrebbero leggerlo per riflettere perchè al posto di Natascha poteva esserci chiunque, poteva esserci una nostra amica, una nostra parente ma soprattutto potevamo esserci noi! Vi invito quindi a leggere e procurarvi questo libro sperando che i casi terribili come questo possano un giorno divenire un triste e tragico ricordo.

Come potrete immaginare da questo bestseller è stato anche tratto un film intitolato "3096 Tage" (conosciuto anche solo come 3096) il film al momento non è ancora uscito in Italia ma si può facilmente reperire sul web in lingua originale o in inglese. Avendo letto il libro ho voluto e dovuto vedere il film che stranamente mi è piaciuto, per quanto possa piacere un film tratto da una terribile storia vera. Se solitamente critico tutto, dagli attori alle scene questa volta non lo farò. La regista Sherry Hormann aveva l'arduo compito di riassumere in neanche 2 orette una storia bella lunga e intensa e c'è riuscita egregiamente, solo una scena non è stata inserita ovvero quella dell'incontro tra Natascha e l'amico del rapitore, momento che è stato riportato più volte nelle interviste e anche al fondo del libro , questa piccola assenza mi ha fatto un po' storcere il naso ma nonostante questa piccola pecca il resto è eccellente. Gli attori sono stati abilissimi, soprattutto Antonia Campbell-Hughes nel ruolo di Natascha adolescente/adulta che è stata eccezzionale e ha reso perfettamente le emozioni che si dovrebbero provare in tale circostanza, anche Thure Lindhardt nel ruolo di Wolfgang Priklopil mi ha molto colpita, Thure è riuscito a rendere la doppia faccia e la doppia vita di Priklopil, questi due attori sono stati bravissimi e hanno formato un duo vincente. Nel film oltre alla condizione di Natascha e alla sua prigionia possiamo vedere alcune scene sulla vita di Wolfgang, queste scenette sono molto utili e riescono non solo a variare un po' la vicenda (se tutto si fosse focalizzato su Natascha sarebbe stato tutto pesantissimo e anche noioso) ma anche a mostrare come i mostri possano avere una doppia faccia, assistiamo quindi a scene con la madre e la nonna e vediamo un uomo timido, riservato e anche un po' mammone, un uomo molto diverso da quello che rapisce e tortura una ragazzina. Leggere di questa sua "normalità" sul libro è già sconvolgente ma vederla in qualche modo riprodotta in un film colpisce ancora di più. Nel film vi sono anche delle scene di rapporti sessuali tra vittima e carnefice (anche se non tantissime, giusto 2 o 3). Queste scene non vengono descritte nel libro poichè è la stessa Natascha a chiedere un minimo di privacy almeno su quel punto di vista, non è dato sapere se siano vere o no, Natascha non ha smentito e alle domande se siano avvenute ha fatto capire che sono ricostruzioni di avvenimenti realmente accaduti, questo ci porterebbe quindi ad affrontare voci più o meno serie sulla possibilitò di gravidanze da parte della ragazza, sul suo amore per l'uomo ecc... non volendo però cadere nella rete del gossip di questo genere posso dire che nel film sono servite a rendere più vivo il dramma della giovane e si sono ricollegate anche al tentativo di suicidio della Kampusch tentativo che viene mostrato nel film e inserito anche se in pochissime righe nel libro. Se la scena della prima volta "rubata" sia la causa scatenante di questo tentativo maldestro non possiamo saperlo. Molte cose rimangono oscure nella vicenda, molte voci circolano, se siano vere non lo so, posso però consigliarvi di vedere il film e leggere il libro perchè meritano davvero tanto e sono utili a riflettere su questa terribile vicenda.
Detto questo vi saluto e...alla prossima recensione!

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domenica 8 giugno 2014

Quattro amiche e un paio di Jeans: La seconda estate - Ann Brashares (04.05.14/08.06.14 - Reading Challenge 2014 11/50)



E' arrivata nuovamente l'estate e Bridget, Carmen, Tibby e Lena sono pronte a vivere nuove avventure. Come l'estate precedente le ragazze si ritroveranno divise e dovranno affrontare nuovi problemi e responsabilità.
  • Lena dopo aver intrapreso una relazione a distanza con Kostos inizierà a porsi molte domande sull'amore e a chiedersi se la relazione con lui sia autentica o una semplice illusione. Questo la porterà a scoprire un segreto nascosto dalla madre che potrebbe unire madre e figlia o separarle del tutto
  • Bridget si ritrova a passare un momento di forte depressione dopo il ritorno a casa (vd. Primo libro), la ragazza che era, bionda, forte e atletica sembra essere scomparsa per lasciare posto a una ragazza mora, pigra e ingrassata, lei stessa non riesce più ad accettarsi e questo la spaventa e confonde molto, a peggiorare la situazione è la scoperta che la nonna materna Greta per molti anni l'ha cercata invano inviando lettere a lei e suo fratello, lettere che il padre ha sempre nascosto, Bridget deciderà quindi di partire per incontrare la nonna materna sperando così di riuscire a ritrovare se stessa e rimettere insieme i pezzi del suo passato e di quello della madre morta tragicamente tempo prima. Si recherà al paese natale della madre e fingendo di essere un'altra ragazza entrerà nella vita della nonna ritrovando ricordi dimenticati che la aiuteranno a ricostruire la sua vita e identità
  • Carmen dopo aver accettato la nuova relazione del padre con la matrigna (vd. Primo volume) si ritroverà ad avere a che fare con il fidanzamento della madre, Carmen non prenderà affatto bene la relazione tra la donna e un altro uomo, vedere la madre comportarsi come una adolescente la sconvolgerà molto e il suo comportamento rischierà di rovinare per sempre la sua famiglia e il rapporto con la madre.
  • Tibby si reca al college per l'orientamento, frequentando il corso di cinema dovrà creare un video che le farà tornare alla mente tutti i ricordi della cara amica Bayle (vd primo volume), nel corso della sua permanenza al college avrà modo di interrogarsi molto sulla sua vita, amici e soprattutto su Brian, suo migliore amico.

Come potete notare anche in questo libro le tematiche sono molte e complesse, come lo scorso volume sono subito rimasta coinvolta nelle vicende delle quattro amiche, le ragazze rispetto allo scorso capitolo sono cresciute e il mondo fantastico che le circondava così come quell'atmosfera "tutto va bene, siamo tutti felici" va a farsi benedire lasciando trapelare temi importanti e storie non sempre con un happy ending. Solitamente non amo i seguiti soprattutto di libri che sembrano già di per se conclusivi, lo scorso volume aveva un inizio e una fine e nonostante lasciasse uno spiraglio per un possibile seguito era completo quindi quando ho iniziato a leggere questo volume temevo di ritrovarmi immersa nella storiella trita e ritrita del primo capitolo della saga invece no, rimane ricorrente l'utilizzo dei famosi jeans ma le protagoniste vivono avventure nuove ed emozionanti. Come nello scorso episodio sono rimasta affascinata da tutte e quattro le giovani e non saprei scegliere la mia preferita.
Mi hanno colpito e sono riuscite a trasmettermi le loro sensazioni e timori. Se proprio dovessi fare una scelta forse sceglierei Bridget, mi sono sentita molto in sintonia con lei e con la sua depressione e desiderio di protezione, nonostante il tema delicato della depressione e della non accettazione del proprio corpo e del proprio io che affligge molte ragazze adolescenti il tutto è trattato con semplicità e delicatezza.
Se volessi proprio trovare un dettaglio che mi ha infastidito è stato l'epilogo tra Lena e Kostos... la motivazione e il metodo usato per dividere i due personaggi (e deduco cancellare Kostos dai prossimi sequel) è stato un po' banale e scontato e mi ha un po' seccato... per il resto bellissimo volume, spero che anche il terzo mi riservi belle sorprese, nel frattempo non posso fare altro che consigliarvelo, è una buona lettura non solo per i lettori più giovani ma anche per quelli più grandicelli che ricercano libri per ragazzi per rivivere i bei momenti dell'adolescenza senza per forza ritrovarsi a leggere libri troppo banali e infantili, essendo estate può senza problemi essere una lettura estiva perfetta per la spiaggia ma anche per la montagna ;)
Detto questo vi saluto e... alla prossima recensione!


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sabato 7 giugno 2014

Nonsolomamma - Claudia De Lillo (19.05.14/07.06.14 - Reading Challenge 2014 10/50)



Mi capita spesso di dire "Questo libro è inutile" a volte uso la frase a sproposito, per indicare libri che non dovrebbero esistere perchè orrendi o volumi e manuali dell'utilità di un sasso in questo caso però credo che questa sia la frase più appropriata per riassumere la mia opinione su questo libro. Cos'è Nonsolomamma? Semplicemente un "diario" che racconta un anno di vita di una madre, la classica donna impegnata nel lavoro, che ha un marito poco presente (in questo caso per lavoro) e si deve occupare di due piccole pesti, soprannominate "simpaticamente" hobbit grande e hobbit piccolo. La nostra Elasti – mamma deve vedersela con figli capricciosi, colleghe ostili, marito dell'utilità di un sasso e si deve anche scontrare con madri giovane, belle e sexy che la fanno apparire come una vecchia poco attraente e per niente atletica. Insomma un diario che potrebbe essere simile a quello di ogni madre! Di diari come questo ce ne sono tanti in giro per il web, libri a volte neanche usciti in Italia e dai racconti più vari ma... allora perchè me la prendo così con questo libro? Semplicemente perchè nonsolomamma nasce come blog, visibile a tutti e consultabile in qualsiasi momento essendo tutt'oggi aperto ed aggiornato costantemente dall'autrice ed è proprio dal blog che sono tratti i capitoli di questo libro, seppur migliorati e manipolati per renderli più consoni a un libro (basti pensare che sul blog non vi è segno di una maiuscola, neanche nei nomi! E se non è questo uno scandalo...)! Quindi miei cari amici comprando questo libro a 10 euro (prezzo di copertina) riavrete solo sottoforma di cartaceo gli stessi capitoli che forse avete letto sul blog e se sceglierete di comprare la versione ebook la beffa sarà ancora più grande... vi chiederete quindi ma Giada i capitoli saranno stati tolti dal blog dopo la pubblicazione dei libri eh... no, gli stessi capitoli sono ancora presenti nel sito rendendo ancorà più inutile l'acquisto. L'autrice infatti non si è neanche degnata di toglierli e mettere un messaggio del tipo "le prime avventure le potrete leggere nei libri", questa cosa sarà positiva per molti ma se avete scelto di spendere soldi rimarrete non poco delusi a scoprire che il vostro "sforzo" è stato inutile e quello che voi leggete e avete pagato con i vostri soldini faticosamente guadagnati lo possono leggere tutti a costo ZERO. Lo so lo so, dovrei fare una recensione e non una polemica ma le cose da dire non sono moltissime. E' un diario, molto probabilmente neanche autentico visto che per quanto la sfiga sia in agguato dubito lo sia così tanto... per non parlare dei bambini qui rappresentati, due ragazzini odiosi all'ennesima potenza! Ci ritroveremo le avventure di un bambino piccolo che sembra destinato a diventare un distruttore e che "gomita" (vomita) di continuo e che non fa altro che piagnucolare e un bambino più grande che nonostante l'età sembra essere ossessionato dalle ragazze tanto (e questo non credo sia così normale) da chiedere durante la fiaba della buonanotte se Pippi Calzelunghe ha grandi tette e da avere una schiera di fidanzatine che formano un mini harem!!! Forse sono solo io a scandalizzarmi ma non vorrei che si sapesse in giro che mio figlio ha le attitudini a diventare un maniaco sessuale fin da piccolo. Il personaggio di Elasti dovrebbe essere simpatico e attirare le simpatie delle donne ebbene non è così, sarò una zitella acida ma una donna che si lamenta in ogni singola pagina mi fa montare i fumi. Elasti si lamenta
  • dei figli (per mille e mille motivi)
  • del marito che non è mai a casa e sembra fregarsene della famiglia (e con una famiglia così... mi sembra così difficile crederlo... pover'uomo)
  • del lavoro
  • del suo fisico
  • del caos della sua vita
  • della bellezza e tonicità delle altre mamme
  • dei figli delle altre mamme
e chi più ne ha più ne metta. Sarò forse strana ma quando leggo un libro voglio distrarmi in qualche modo e non cadere nel "dramma". Una donna come questa che ha tutto dalla vita e si lamenta come una matta scusatemi ma mi sta decisamente sulle scatole! Se voglio sentire le lamentele di una donna disperata mi basta bussare alla porta della mia vicina di casa!! Il libro è pesante, molto pesante e il fatto che sia nato come blog mostra ancora di più la pesantezza, se infatti il blog viene aggiornato non tutti i giorni e quindi i post si alleggeriscono con il passare del tempo tra uno e l'altro qui ritrovarsi a leggere interamente in un colpo solo delle avventure della mamma Elasti è qualcosa di insopportabile. Più volte mi sono ritrovata a desiderare di interrompere la lettura ma ho resistito stoicamente per poterlo così finire e archiviare. Se alla noiosità del libro aggiungiamo il fattore "blog" il risultato è un libro inutile in quanto già esistente come blog, costoso poichè pagare 10 euro (o 7 euro per l'ebook) è un furto visto il contenuto, pesante per i temi e lo stile insomma un libro a mio avviso da evitare. Se proprio desiderate leggerlo vi consiglio di visitare il BLOG basterà accedere ai primissimi post e leggerli giorno per giorno così facendo in un colpo solo avrete letto non solo il libro nonsolomamma ma anche il suo diabolico (errare e pubblicare un libro tratto dal blog è umano e forse e sottolineo forse perdonabile ma perseverare e pubblicarne un secondo è DIABOLICO!) seguito intitolato nonsolodue e possibilmente un terzo libro che credo prima o poi uscirà. Se proprio non potete vivere senza questo "capolavoro" vi consiglio piuttosto di cercarlo come ho fatto io in un mercatino dell'usato, lo pagherete la metà e non potrete sentirvi in colpa.
Non volendo essere più acida di così vi saluto e...alla prossima recensione

P.S. Quasi dimenticavo, nel libro troverete delle digressioni chiamate con molta originalità "Elasti-digressioni" che conterranno delle digressioni inutili su come la protagonista ha conosciuto il marito, la nonna ha conosciuto il nonno ecc capitoletti banalissimi, brevi non presenti nel blog che non valgono di certo 10 euro!


domenica 1 giugno 2014

Spy Kids 4 - All the Time in the World

 Marissa Cortez (sorella  di  Gregorio Cortez)  dopo  aver partorito  una bimba  decide di  mollare il suo  lavoro di  spia presso il  centro  OSS per potersi  dedicare alla propria  famiglia. Ben presto la  donna sarà costretta a  ritornare in servizio per  impedire che il mondo  venga distrutto dal  temibile  Acchiappatempo  (Timekeeper),  intenzionato a fermare  il  tempo per sempre  insieme al suo alleato  Tick  Tock. Marissa non  sarà la  sola a cercare di  fermare la nuova  minaccia, in suo aiuto  infatti accorreranno i  nipoti Juni e Carmen e  i figliastri Rebecca e Cecil figli del marito, un reporter un po' imbranato che si definisce un acchiappaspie. Riusciranno i nostri eroi a salvare il mondo? La risposta è ovviamente si visto che il film è per ragazzi. Cosa posso dire di questo film a quanto pare conosciuto da pochissimi e così snobbato in Italia da essere stato dato non al cinema ma direttamente in tv? Che è carino, ideale per una serata in famiglia, soprattutto se si hanno dei bambini piccoli... peccato che NON sia un vero Spy Kids. Se vi aspettate infatti di ritrovare la magia della trilogia allora posso consigliarvi di non iniziare a vederlo. I personaggi che tanto avete amato saranno praticamente assenti. Ci ritroviamo infatti nel futuro, sono infatti passati parecchi anni dallo scorso capitolo, Juni e Carmen sono ormai diventati dei giovani adulti e il rapporto tra loro sembra essersi deteriorato, il rapporto di amicizia e di fiducia che si era creato tra i due personaggi nel corso dei 3 film è scomparso e Juni stesso, ritornato dopo 7 anni da una missione sembra non essere più il ragazzo di prima. Carmen anche è cambiata molto, più matura e praticamente inutile... i due spy kids sono cresciuti per lasciare posto alla tristezza e alla nostalgia. Quando ho letto nella trama che ci sarebbero stati nel film mi aspettavo molto da loro, che insegnassero qualcosa ai ragazzi, che trasmettessero le loro conoscenze essendo stati degli spy kids invece no. Scopriamo che il progetto Spy Kids è stato abbandonato, non si capisce neanche bene perchè visto che Juni e Carmen avevano salvato il mondo per ben 3 volte! L'aiuto dei due fratelli Cortez è pari a zero... un ottimo modo per rovinare dei personaggi classici. Molti si chiederanno a questo punto ma Gregorio? Machete? Gli altri personaggi secondari ci sono e la risposta è STI CAVOLI! Nonostante venga chiaramente citato in parecchi trame sul web Gregorio non c'è esu Wikipedia risulta che le scene con Banderas sono state per motivi a me ancora sconosciuti cancellate, Machete invece risulta in una sola inquadratura
come per dire "sono ancora vivo, Spy Kids è ancora una bella serie" e questo è triste, molto triste! Questo film purtroppo è l'ombra della trilogia originale. Volendo parlare dei nuovi personaggi posso solo dire che non mi sono dispiaciuti. Cecil e Rebecca assomiliano molto a Juni e Carmen da piccoli e questa è una magra consolazione. Cecil è riflessivo, è molto intelligente e abile con il computer, ha un problema all'udito ed è costretto a portare un apparecchio per poter sentire, questo però non lo scoraggia, anzi, nel corso del film utilizzerà il suo apparecchio per potersi togliere dai guai. Rebecca è invece più immatura rispetto al fratello, ama fare scherzi e al contrario di Cecil sente di più la mancanza della madre (morta per non si sa che motivo) e questo la spinge ad essere piuttosto ostile nei confronti di Marissa, è molto impulsiva e non esita a ficcarsi nei guai e agire senza pensare alle conseguenze. Proprio come i piccoli Cortez i due fratelli non sempre vanno d'accordo e non perdono tempo per stuzzicarsi a vicenda o scommettere tra di loro su qualsiasi cosa.
In questo film come detto precedentemente troveremo una nuova Cortez, trattasi di Marissa interpretata da Jessica Alba. Vorrei trovare difetti ma è difficile perchè a parte un inizio idiota con una scena al limite del ridicolo (quale donna in procinto di partorire e con tanto di contrazioni inseguirebbe un criminale per acchiapparlo? Penso nessuna) è maledettamente brava come spia, non certo ai livelli dei precendenti Spy Kids ma se la cava, peccato che sia stata ridicolizzata da un doppiaggio che ho trovato pessimo.... non ho nulla contro la doppiatrice Myriam Catania, ha doppiato altre volte Jessica Alba ma proprio in un film come questo non ce la vedo, basta ascoltare due secondi la voce originale per odiarla... possibile che non si riesca a scegliere in Italia un doppiatore in tema con la voce originale? E' irritante come doppiaggio!
Nel cast troviamo anche Joel McHale nel ruolo del marito reporter Wilbur Wilson. Wilbur è perennemente alla ricerca di uno show geniale per poter finire in prima serata, crede di poter essere un esperto acchiappa spia e ha poco tempo da dedicare ai figli (un classico). Nel corso della storia si rivelerà abbastanza inutile, le sue scene in cui lo vediamo alla ricerca di sfondare e poter filmare una spia in azione si rivelano un riempitivo, l'attore però lo adoro e anche se avesse passato un'ora seduto a fare niente l'avrei comunque amato, non sarò professionale a dire questa cosa ma.... chi ci volete fare?!
Ultimo protagonista, il simpatico cane parlante Argonaut il quale si rivelerà a mio avviso il personaggio più utile del film. Argonaut è un cane robotico costruito per proteggere la casa e badare ai ragazzi, appena i bambini si ritroveranno in pericolo sarà proprio Argonaut a salvarli e ad aiutarli durante la loro missione.
Per quanto riguarda il super cattivo non posso certo svelare il nome (anche perchè potrebbe essere uno dei motivi per guardare il film) ma posso dire che è il classico clichè che ti fa infuriare come una bestia. La trama non brilla di originalità e rincorre i vecchi film: c'è un super cattivo, intervengono le spie adulte che puntualmente vengono fregate, intervengono gli Spy Kids (anche senza addestramento come in questo caso), Spy Kids e adulti si riuniscono, gli Spy Kids scoprono il super cattivo e la sua identità ma non prima che gli adulti si rificchino nei guai, scontro finale, cattivo catturato happy ending. Insomma visto e rivisto. Si può apprezzare forse il tentativo di rinserire anche se solo come tappetini e tappabuchi Carmen e Juni e il tentativo di ricalcare le gesta del primo film in cui bambini senza addestramento scoprono di essere figli o comunque di vivere con una spia e si ritrovano catapultati nell'azione. Personalmente non mi è dispiaciuto, è da prendere come film a parte, senza pensare al passato, si può immaginare che quello Spy Kids 4 non esista e ci sia solo come titolo "È tempo di eroi" così forse si rimane sani e si evita il trauma... insomma lo consiglio?
Ni. Non lo consiglio ai fan accaniti della serie che saranno tentati di cavarsi gli occhi. Lo consiglio a chi vuole vedere un film simpatico e non conosce la serie o ha visto solo uno dei 3 film precedenti e non è affezionata troppo ai vecchi protagonisti.
Detto questo vi saluto e alla prossima recensione!


Dimenticavo... molti forse si chiederanno perchè il film ha il sottotitolo 4D- Arome Scope... almeno io me lo sono chiesto, il motivo è semplice. Il film è stato dato nei cinema (anche se non in Italia) e oltre agli occhialini 3d gli spettatori avevano una carta. Durante il film comparivano in alcune scene dei numeri, lo spettatore (rimbambito) doveva grattare la carta e annusare... ebbene si.... quello è il rivoluzionario Arome Scope tanto decantato nel trailer... purtroppo (o per fortuna) noi italiani non abbiamo potuto beneficiare di questo meraviglioso privilegio ma possiamo sopravvivere... no?